Spannung Saggio Introduttivo
Una ricerca autentica è implicata e compresa nelle nostre esistenze, riguarda il senso più proprio del nostro essere al mondo di fronte alle strutture del suo costrutto: ciò per cui ne va del proprio essere nell'essere stesso, la messa in gioco di ogni virgola di noi nel mondo prima che se ne vada invano. È questa una responsabilità originaria urgente e prossima, come proprio è il respiro, che esiste dinanzi alla mancanza.
L'uomo e la sua produzione, il linguaggio, la storia, la filosofia e l'arte, la scienza, la natura, mancano del loro senso autentico più proprio; perché se così non fosse, se esistessero nella struttura e non nella mancanza, la società non sarebbe strutturalmente utilitaristica, trarremmo da essa completo beneficio, non avremmo disastri e guerre al posto della dignità dell'uomo, e saremmo già sulla strada del senso originario e autentico di ciò che siamo, e che invece piuttosto, mancandoci, andiamo cercando.
Il ciclo del Dasein intervalla e scandisce l'intero corso di Spannung; e sospende e rimanda la tensione, la passione e l'apertura per la ricerca, in una continuità essenziale aperta e distintiva di una forza del suono e del pensiero. E urgente e necessaria è la tensione verso l'essenzialità delle cose tutte. La voce è ciò che c'era in origine, una questione del corpo e del pensiero, centralità e fulcro, e non esistono altri luoghi o suoni del genere. Allora anche la musica è un atto essenziale riguardante l'apprensione per l'uomo e la sua produzione.
Il Dasein è rimando di tensione, e la tensione è rimando all'enigma, e l'enigma è il fulcro dell'apertura e della ricerca, di cui le strutture ordinarie ci urlano in volto la necessità dell'autentico. In questo ciclo è il Dasein, nelle sue tre parti e temi: essere, con-essere, enigma. In questo ciclo il Dasein si chiude e si apre. Nella chiusura è implicata e compresa l'apertura. Nella tensione tra ordinario e autentico c'è la tensione tra essere e con-essere: essere-insieme-gettati-nel-mondo. Per questo la responsabilità originaria è l'esposizione e il rischio, portando al linguaggio. Portare al linguaggio significa condividere con ogni mezzo, livello e grado che noi stessi siamo, la riscoperta del senso in qualità di opera. E non c'è autentico senza ordinario, e non c'è apertura senza chiusura, e non c'è essere senza con-essere. Noi siamo il ci e il qui del mondo (Dasein), dinanzi ai sensi deviati e perseverati, nelle conseguenze atroci in cui il mondo riversa, in cui il respiro ci è proprio come la voce, e non esiste luogo in cui condividere il respiro, Ma esiste questa responsabilità originaria che ci è parimenti propria, ed è «già avanti a sé nel mondo» dove nasciamo e siamo gettati.
La voce si gioca tutto, ad alti gradi di esposizione, in fronte alle strutture del costrutto. E la voce qui è l'uomo.
L'essere-insieme enigma che ci sta a cuore è anche al limite dello struggimento, ed il limite non è dove una cosa finisce, bensi è dove ogni cosa inizia la sua essenza.
Questo disco è stato realizzato e prodotto tra il 2009 e il 2015, nello stesso tempo è stato scritto il libro: Voce Sola, saggio intorno al discorso vocale. L'apertura e la ricerca restano ininterrotte, verso il senso più proprio della totalità costitutiva di mezzi e livelli che noi stessi siamo e che pertanto andiamo cercando.
Booklet completo con testi
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