Il ciclo del Dasein è stato pubblicato con il disco Spannung nel 2015 e questo video ha rappresentato una vera e propria preview.
Si legge dal booklet: Il ciclo del Dasein intervalla e scandisce l'intero corso di Spannung; e sospende e rimanda la tensione, la passione e l'apertura per la ricerca, in una continuità essenziale aperta e distintiva di una forza del suono e del pensiero. E urgente e necessaria è la tensione verso l'essenzialità delle cose tutte (...) La voce si gioca tutto, ad alti gradi di esposizione, in fronte alle strutture del costrutto. E la voce qui è l'uomo. L'essere-insieme enigma che ci sta a cuore è anche al limite dello struggimento, ed il limite non è dove una cosa finisce, bensì è dove ogni cosa inizia la sua essenza.
IL TESTO CHE SEGUE (PUBBLICATO SU QUESTO SITO NEL 2012) È TRATTO DAL LIBRO PROSSIMO ALLA PUBBLICAZIONE VOCE SOLA. SAGGIO INTORNO AL DISCORSO VOCALE (ROMINA DANIELE, RDM. Tutti i diritti riservati).
Dasein I.I.
Dasein I.I e Resonance, sono anche scritti relativi e saggi dal libro Voce Sola, attualmente in. produzione. (Clicca sui nomi per approfondire.)
Dasein significa Esserci: «Essere il ci»: «ciò per cui ne va del proprio essere nell'essere stesso», in riferimento alla «messa in gioco» dell'essere come responsabilità originaria del fare senso autentico e più proprio.
Il lavoro compositivo e discografico Spannung di prossima pubblicazione si comporrà di tre parti ciascuna contenuta in un compact disc per un numero complessivo di tre compact disc, e sarà attraversato nei suoi brani da due temi cui si aggiungerà in chiusura un terzo, intitolati Dasein. Il primo tema – Dasein I – compare con il primo disco, si ritroverà nel secondo e nel terzo, componendosi di diverse sotto-parti a sua volta numerate; il secondo tema – Dasein II –, compare con il secondo disco e si ritroverà nel terzo, componendosi di altre sotto-parti; il terzo tema – Dasein III – si presenterà in chiusura con il terzo disco, componendosi di una sola lunga parte, e non inframmezzando alcun brano.
La concezione del tema delle prime parti del Dasein presenta un movimento che attualizza un ricordo, portando con sé variazione e differenza. La terza parte del Dasein non presenta la ripetizione nella variazione di elementi e strutture riconoscibili, focalizzando la singolarità della materia.
Alla luce di quanto affermato [nel saggio da cui il presente testo è tratto, dove ogni concetto e termine, musicale e del pensiero è indicato nel dettaglio], il nostro Dasein I con le sue varie parti, inclusi i brani inframmezzati, corrisponde alla condotta di senso (dell'essere), la «messa in gioco» dell'essere in qualità della responsabilità originaria del fare senso autentico e più proprio; fino al limite dello struggimento e dell'enigma (non-comprensione) del con-essere o assere-insieme, il cui senso originario ed autentico è oscurato dalle attuali e vigenti concezioni comunitarie, frutto del resto della nostra storia occidentale. Il nostro Dasein II con le sue parti, inclusi i brani inframmezzati, corrisponde all'enigma del con-essere stesso, la soglia stessa del dolore sulla quale si riscontra un'assenza essenziale, una sostanziale mancanza di essere-insieme in senso proprio, colmata inefficacemente dal senso comunitario intra-mondano e ordinario, da cui la depopolazione ovvero la fusione parossistica, tra soggetto e oggetto, e tra pubblico e privato, derivante a sua volta dalla fusione da un lato tra il pubblico e il soggetto-capitale, e da un altro tra il privato e il soggetto-merce.
Nella proposizione della parti nei tre dischi, e tenuto conto di quanto precisato [nelle pagine precedenti del saggio da cui il presente testo è tratto], si vedrà che: «la condotta di senso (dell'essere) fino al limite dello struggimento e dell'enigma del con-essere» attraversa l'intera opera; «l'enigma del con-essere, la soglia stessa del dolore sulla quale vi è l'assenza, la mancanza di un'esteriorità in senso proprio, il popolo che manca» si presenta in secondo luogo con il secondo cd proseguendo con la prima il percorso; per cui infine, con ogni brano alle spalle, il terzo cd presenta entrambi i temi e un terzo luogo, indefinibile. «La condotta di senso (dell'essere)» e «l'enigma del con-essere» sfociano dunque o costituiscono il nostro Dasein III, che non corrisponde a nulla di determinato, se non all'enigma stesso in un dominio più profondo in cui il con-essere continua ad essere assente, a mancare, nella sua inafferrabilità, e inimmaginabilità; e nello stesso tempo, è anche un dominio più profondo, proprio della condotta di senso (dell'essere), essenziale ed adveniente, da far essere, da far sorgere e ancora da pensare, di cui si rimarca l'urgenza e l'azione singolare.